Era il 1465 quando arrivarono a Subiaco, nell’Abbazia di Santa Scolastica, due chierici tedeschi, Arnold Pannartz e Konrad Sweynheym, portando il torchio da stampa a caratteri mobili, la rivoluzionaria invenzione di Gutemberg, da cui i due monaci avevano appreso la tecnica di fondere i caratteri e di comporre le pagine da stampare, che fino ad allora non si era mai vista in Italia.
Stamparono 300 copie di una Grammatica latina, 275 di un’antologia delle Opere di Lattanzio, datata 29 ottobre 1465, e altrettante del De Oratore di Cicerone e del De Civitate Dei di sant’Agostino. Crearono anche uno specifico carattere tipografico, il Subiaco, dalle forme tonde e le linee regolari ispirate ai caratteri latini: era nata la prima tipografia italiana. Da allora, per secoli, Subiaco è stato uno dei più importanti poli tipografico-cartari italiani.
Nei sotterranei della Rocca dei Borgia, il Museo delle Attività Cartarie e della Stampa ripercorre le tappe salienti della storia della comunicazione scritta, dagli albori fino ai nostri giorni, attraverso riproduzioni a grandezza naturale di strumenti medievali e macchinari industriali d’epoca.
Il filo conduttore del percorso è una lunga bobina di carta, supporto interattivo per testi scritti e video, che si srotola attraverso le sale del museo e consente di approfondire le diverse tematiche semplicemente sfiorandola con la mano.
Orario | Sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 20,00 Dal lunedì al venerdì aperto su prenotazione telefonando al numero: 342 193.80.78 |
Biglietto | 3 Euro |
Indirizzo | Rocca Abbaziale, Salita Don Gigi |
Sito Internet | www.museocartastampa.it/ |