Percile è un’isola nel mare di verde dell’Alta Valle Ustica, punto di passaggio tra la Val d’Aniene e la Sabina romana, in cui si fondono alla perfezione bellezze naturali e paesaggio urbano
Letteralmente immersa nel Parco Naturale dei Monti Lucretili, Percile è impreziosita da una natura rigogliosa da vivere appieno camminando sui sentieri segnati o pedalando sulla pista ciclabile ad anello che collega il borgo a Riofreddo, Cineto Romano, Mandela e Licenza. Lungo il percorso si trovano i Lagustelli carsici, due piccole gemme incastonate tra i monti: il Laghetto Marraone, circondato da alte pareti scoscese, e il Lago Fraturno ideale per piacevoli pic-nic, all’ombra del colle Faieta e dei ruderi di Castel del Lago (Rovine Morella), allietati dal gioco della vegetazione che si rispecchia nell’acqua. Qui s’intersecano anche sentieri a lunga percorrenza come la Via dei Lupi e il Sentiero Coleman, che collega Subiaco a Tivoli. A monte dei Lagustelli il Sentiero 320 offre un’escursione molto panoramica sulla cresta della Cimata delle Serre fino a Orvinio.
Appena sotto il paese, di fronte agli impianti sportivi e a un antico mulino trasformato in ristorante, si trova la Chiesa di Santa Maria della Vittoria, edificata, nel 1268, da Carlo d’Angiò dopo la definitiva sconfitta di Corradino di Svevia nella battaglia di Tagliacozzo. Poco più avanti sgorga la Fonte degli Aliucci, conosciuta fin dal tempo dei romani per le sue qualità oligominerali, e continuando sul breve sentiero si raggiunge la Cascata del Torrente Pietra, che alimentava un’antico mulino. A soli 4 km da Percile, dal vicino bastione medievale di Civitella di Licenza, parte una strada rurale da cui si raggiunge il Monte Pellecchia (1368 m), regno dell’aquila reale, di cui si possono ammirare i nidi raggiungendo l’osservatorio lungo il sentiero 306b; da qui passa anche il Cammino di San Benedetto, da fare a piedi o in bici, per risalire verso Orvinio o scendere fino a Mandela. Vicinissimo è anche il Giardino dei 5 Sensi, centro visita del Parco, che si articola sulle sponde del torrente Maricella.
Il centro storico ha mantenuto inalterato il suo aspetto medievale. Nella parte più alta del nucleo originario svettano i due campanili della Chiesa di Santa Lucia che insieme a Palazzo Orsini-Borghese, oggi sede del Comune, costituiva la Rocca di Percile. Situata a margine dell’abitato, la piccola cappella di Sant’Anatolia è decorata con affreschi seicenteschi. Lungo la via principale si trova il Museo Preistorico Naturalistico del Parco dei Monti Lucretili che vi organizza anche una serie di interessanti attività per bambini alla scoperta del nostro passato più remoto.
Nel dintorni, assolutamente da vedere sono, a Licenza, la Villa di Orazio e il Ninfeo degli Orsini, e, all’inizio della Valle Ustica, il Convento di San Cosimato e gli Eremi di San Benedetto, dove si possono vedere, oltre alle chiese rupestri anche gli antichi acquedotti romani.
Agosto
15: Festa dell’Inchinata, antico rito religioso che si celebra in Valle
Ottobre
Data mobile: Sagra della castagna
Dicembre
4: Festa patronale di Santa Lucia e Sagra della Ramiccia (tipica pasta locale)
Cucina tipica
Come quasi tutti i borghi della Val d’Aniene anche Percile ha nella pasta fatta a mano il suo piatto forte: la Ramiccia. Si tratta di fettuccine all’uovo, tagliate sottilissime e condite con sugo di carne di pecora o con il tartufo; un tempo erano considerate il piatto della domenica che, in febbraio, si condiva con un sugo di salsicce di fegato. Tra i secondi carne di maiale e agnello accompagnati da verdure di stagione. Buonissimi sono i biscotti: amaretti, tozzetti, tisichelle e ciambelle di magro.
Con la caduta dell’impero romano, Percile da tranquillo paesino agricolo della Valle Ustica (come i romani chiamavano questa zona) diventa un nodo strategico per le vie di comunicazione tra la Valle del Tevere, la media Val d’Aniene e, attraverso la vicina Riofreddo, l’Abruzzo. Il territorio fu, in un primo momento, diviso tra l’Abbazia di Farfa e la diocesi di Tivoli ma, intorno all’anno Mille, entrò di fatto nei territori dell’Abbazia farfense, che nel 1262 ne ottenne il riconoscimento definitivo da una Bolla di Urbano IV. Risalgono a quel periodo la fortificazione del borgo e la costruzione, sulle alture circostanti, dei castelli di Petra Demone, Castel del Lago, Civitella e Spegna che ricoprirono un ruolo fondamentale nelle lotte baronali. Nel 1275 il feudo passò agli Orsini e nel 1608 fu ceduto ai Borghese, finché, con l’Unità d’Italia, divenne un libero comune.
Trekking ed escursioni,
Mountain Bike,
Equitazione,
Tennis, Basket,
Volley e Calcetto
Olio extravergine d’oliva,
Biscotti (amaretti, tozzetti, tisichelle, ciambelle di magro),
Comune: Tel. 0774 469.019
Provincia: Roma
Altitudine: mt 575 slm
Abitanti: 238
Nome abitanti: percilesi