Il Monte Autore è uno dei punti più suggestivi dei Simbruini, da cui si vedono le cime più belle del Lazio e dell’Abruzzo e una magnifica panoramica sulla Valle del Simbrivio.
Da Subiaco si sale fino all’altopiano di Campo dell’Osso. Arrivati al piazzale si prende il sentiero 673c e lo si segue fino al bivio con il 651. Da questo punto il percorso diventa ad anello e può essere percorso in entrambi i sensi. Continuando a sinistra (sentiero 673c) si attraversa Campo Minio, poi si sale nella faggeta fino alle Vedute del Monte Autore (1765 m) da cui si apre un magnifico scenario su Vallepietra e la vallata d’origine glaciale del Simbrivio, il Colle della Tagliata (1356 m), il Tarinello (1846 m) e il Tarino (1959 m), gli altipiani del Faito e i contrafforti dei Cantari e degli Ernici, da cui spiccano il Monte Contento (2014 m), il Viperella (1836m) e il Viglio (2156 m) e il Crepacuore (1997 m), il Monte Scalambra (1420 m), gli Affilani e i Monti Prenestini in un susseguirsi di creste che si fondono con l’orizzonte dove si distinguono le cime del gruppo della Maiella e i Monti Lepini.
Alle Vedute si arriva anche seguendo la comoda sterrata che si tiene ad una quota poco più alta, il percorso si allunga ma nei periodi di fioritura si possono ammirare dall’alto le valli coperte di fiori. Per raggiungere la vetta (1855 m) si prende il sentiero a sinistra, si supera la faggeta, si volta di nuovo a sinistra e si sale fino alla radura dove svetta la croce, lo spettacolo è entusiasmante, si ha un orizzonte completo anche a Nord, Nord-Ovest da cui si vedono il Terminillo, il Velino, il Sirente, il Corno grande del Gran Sasso e la Maiella, completando uno dei panorami più belli dell’Appennino Centrale. Per tornare si segue il sentiero non segnato a destra delle vedute che prosegue a mezza costa, sempre in vista della Valle del Simbrivio, e si sale alla Monna dell’Orso per il sentiero 651, si prosegue sempre in cresta fino agli impianti sciistici e poi si scende nella faggeta fino alla radura dove si incrocia di nuovo il sentiero 673c.
(Percorso nella Carta escursionistica del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini)