I ruderi del torrione della Prugna, antica rocca fortificata eretta per controllare il traffico commerciale tra Lazio e Abruzzo, svettano da un altura sul confine nord-occidentale dei Monti Simbruini, là dove degradano verso la catena dei Monti Sabini e si apre la vallata attraversata dalla Via Tiburtina.
Il facile percorso che porta alle rovine della roccaforte inizia da via Fonte Martino, una traversa della strada provinciale che collega Cervara di Roma con Arsoli. Si parcheggia in uno slargo di fronte ad un fontanile e ci si avvia sulla stradina in salita. Al primo tornante la strada diventa pianeggiante e si raccorda con il sentiero 661b che proviene da Cervara. Poco più avanti, su un’ampio terrazzamento, si incrocia un secondo bivio (sentiero 661 e 661a, Colle Scuella-Prataglia) e la vera Fonte Martino (m 900), in lontananza, sul costone opposto, si scorgono i ruderi della Prugna (m 998). Superati degli abbeveratoi per il bestiame il sentiero si fa più stretto e prosegue a mezza costa nel bosco. Di tanto in tanto il panorama si apre sui Monfi Ruffi, dove si distinguono Rocca Canterano, Anticoli Corrado e Marano Equo, sui Lucretili da cui svetta Roviano, e sulla vallata sottostante in cui si vede Arsoli con il suo imponente castello.
Via via gli alberi si fanno più radi, finché si arriva ad una china pietrosa e il sentiero diventa meno evidente. Si attraversa la pietraia mantenendosi a destra e si rientra nel bosco proseguendo fino al bivio con una strada di servizio, qui si volta a sinistra e si inizia a salire fino ad arrivare ad un vasto prato da cui s’innalza il colle della Prugna. Per visitare la rocca si può entrare nel bosco sulla sinistra, risalendo tra i ruderi delle vecchie case, oppure attraversare il prato fino ad una croce con delle panchine e prendere il sentiero che porta in cima alla torre.
(I dettagli del percorso si trovano nella Carta escursionistica del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini)