La Grotta dell’Arco è un piccolo scrigno naturale che vi trasporterà nell’affascinante mondo della geologia sotterranea e, con le sue pitture rupestri, vi farà viaggiare indietro nel tempo, quando su queste montagne vivevano orsi, cervi e pochi cacciatori preistorici.
Lunga più di un chilometro, questa affascinante cavità carsica ricca di stalattiti, stalagmiti e suggestive concrezioni biancastre, si trova nella vallata del Pantano, a 3 km da Bellegra, il piccolo borgo fondato dagli Ernici sulla cresta del Monte Celeste, spartiacque tra la Val d’Aniene e la Valle del Sacco. Nel 1999, alla fine dell’ampio corridoio iniziale, sono stati rinvenuti due sorprendenti quanto affascinanti gruppi di pitture rupestri, databili tra le ultime fasi del Neolitico e la prima età del Bronzo (4000/3500 a.C.), dal singolare schema stilistico, finora poco conosciuto in Appennino, che ha molte analogie con le pitture di Sierra de Guadarrama, in Spagna, e soprattutto con quelle di Cala dei Genovesi a Levanzo (isole Egadi). La Grotta, che prende il nome da un grande arco naturale posto poco più a valle, è attraversata dal torrente Cona che ne ha plasmato la morfologia dando origine a limpidi laghetti sotterranei. La prima parte si snoda attraverso due grandi sale ed è accessibile al pubblico, poi il percorso si restringe per ampliarsi di nuovo in giganteschi saloni, collegati da stretti cunicoli, la cui visita è riservata ai soli speleologi con adeguata attrezzatura. Habitat naturale di diverse specie di rari invertebrati negli anfratti superiori offre riparo ad alcune specie di chirotteri tra cui il raro Miniottero
Orario | Da Pasqua a ottobre Sabato e domenica: ore 10.00/18.00 |
Biglietto | € 7,00 |
Per informazioni | Tel.: 349 804.60.36 – 347 933.77.16 |
Servizi | Accesso per disabili, parcheggio gratuito, area pic-nic |
Sito Internet | www.grottadellarco.com |