Sia con la bella stagione che in inverno con le ciaspole, la gita alla Fonte della Moscosa è una piacevole passeggiata in quota, ma molto facile, adatta a tutta la famiglia.
Si parte dal valico di Serra Sant’Antonio (1608 m) che si trova sulla provinciale per Campo Staffi, sullo spartiacque tra i Simbruini e i Cantari. Vi si arriva da Filettino in autobus o in auto e si parcheggia all’incrocio con la provinciale per Capistrello; da qui si prende il sentiero sulla destra (n. 651) ben segnalato anche da una tabella del Parco e si prosegue sulla larga carrareccia tra abeti maestosi fino all’incrocio con il sentiero 696a dove si trovano alcuni tavoli con panche, un barbecue in pietra e, poco più in basso, la fonte perenne della Moscosa (1619 m), cui si abbeverano anche cavalli e mucche lasciati al pascolo brado. Sulla destra lo splendido scenario dell’ampio canalone sottostante e all’orizzonte i Monti Lepini.
Volendo si può proseguire sul sentiero 696a verso il Belvedere del Monte Piano (1770 m) da cui si possono ammirare la Val Roveto e le cime più belle del Sirente-Velino, della Maiella e del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’escursione al Monte Piano è anche il primo tratto della più impegnativa salita al Monte Viglio (2156 m) che con la neve può essere praticata solo da alpinisti molto esperti.
(Percorso nella Carta escursionistica del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini)