Un’escursione alle sorgenti dell’Aniene ha il sapore di un sogno in un mondo incantato. Tra i fitti boschi di faggio potrete risalire i sentieri che costeggiano limpidi ruscelli ed assistere allo spettacolo meraviglioso dell’acqua che sgorga dalla terra e si fa strada verso valle, accompagnati dai mille colori di una flora rigogliosa in primavera o immersi nelle diverse sfumature rossastre dell’autunno
Il corso dell’Aniene inizia nel cuore dei Monti Simbruini, non si può dire che vi sia un punto preciso da cui ha origine perchè fonti e sorgenti sgorgano in diversi punti ma tra tutte è Fiumata la zona più ricca d’acqua, qui, da versanti opposti del Monte Tarino (1961 m), scendono i due torrenti Rogliuso e Corore, che unendosi danno vita all’Aniene.
È un luogo magico, dove fitti boschi di faggio, solcati da strette vallate, sono intimi custodi dell’acqua.
Per arrivare si segue la Strada Provinciale 28 per Filettino, poco prima del borgo, sulla sinistra, si trova il bivio per Fiumata, segnalato anche da un cartello del Parco che indica le sorgenti. Il primo tratto, frequentatissimo in tarda primavera e in estate, si può fare anche in macchina fino alla confluenza tra i due ruscelli (927 m), poi la strada si divide, seguendo il sentiero a sinistra si risale trai boschi la stretta vallata costeggiando il Rio Corore. Si supera, sulla sinistra, una grotta, invasa dall’acqua che filtra dalla montagna, e si scorge il torrione della Roccia Valisa; di tanto in tanto ai boschi si alternano ampie radure assolate, ottime per pic-nic con tutta la famiglia. Poi si piega a destra e si prosegue fino alla Fontana dell’Acqua del Forno (1100 m), sullo sfondo tra le chiome degli alberi appare il Tarino.
(Percorso nella Carta escursionistica del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini)