Quando la si vede in lontananza Cervara di Roma sembra solo un paesino arroccato sulla cresta del Monte Pilone ma addentrandosi nei suoi vicoli e lungo le scalinate, si scopre uno spettacolo unico, quasi surreale. Dalla base del borgo fino ai resti del castello, le rocce sono state plasmate in sculture, pareti di pietra viva da cui emergono volti, corpi dormienti, cavalli che vogliono lanciarsi al galoppo, uccelli che guardano immobili, è un’intera montagna scolpita quella su cui sorge il borgo: la Montagna d’Europa per la Pace nel Mondo.
Cervara ha sempre avuto un rapporto privilegiato con gli artisti, che l’hanno frequentata ed amata fin dai tempi del Grand Tour; in molti vi hanno vissuto ed hanno lasciato tracce del loro passaggio nei loro dipinti, affrescandone le viuzze con murales, dedicandole poesie e brani musicali che i cervaroli hanno inciso sui muri delle loro case. Nel 1984, da questo secolare sodalizio, ha preso vita il progetto Arte per la Pace che negli anni ha visto artisti di tutto il mondo modellare le pareti di roccia trasformando il paese in uno straordinario museo a cielo aperto; sono nate così la Porta del Millennio, che simboleggia l’entrata in una nuova dimensione dello spazio e del tempo, i Semi nella Roccia, che evocano cieli, mari e prati fioriti, Acqua Sorgente di Vita, forme umane ed astratte incastonate nel “sogno della pietra”, la Scalinata degli Artisti, una serie di sculture, che inneggiano alla simbiosi tra l’uomo e il cosmo, disposte lungo la scala da cui si accede alla piazza principale, su cui incombe il Volo di Icaro, rappresentazione di un’umanità che anela alla libertà spezzando le catene della violenza e della guerra, la Scala dell’Infinito, sul versante che guarda ad Arsoli e Roviano, è ispirata ai celebri versi leopardiani, infine la Scalinata dell’Arte per la Pace, che sale fino alla rocca in un tripudio di figure femminili, totem, animali, gnomi e pagine di libri.