Piccoli borghi inerpicati su costoni rocciosi da cui svettano rocche e castelli, e cittadine testimoni di una storia millenaria, paesi diversi nelle loro caratteristiche ma legati dalla bellezza, mistica e selvaggia, di un paesaggio che ha fatto innamorare intellettuali e artisti di tutte le epoche
Foreste di faggio che si alternano a vasti altipiani, da cui svettano alcune delle cime più alte dell’Appennino Laziale, è la catena montuosa dei Simbruini, con i suoi sette paesi che hanno plasmato la storia religiosa dell’Europa medievale.
Paesini che spuntano qua e là, sulle colline coperte dai boschi lungo la via sublacense, come un arcipelago in un immenso mare di verde
Cinque borghi con i loro castelli, arroccati tra affascinanti ambienti naturali, dove i Monti Lucretili, i Simbruini e i Ruffi si raccordano lungo un tracciato viario ricco di 2000 anni di storia
Borghi medievali avvolti nel silenzio del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, sospesi fra natura incontaminata e storia millenaria in questa vallata laterale dell’Aniene che fu la terra prediletta dal poeta romano Quinto Orazio Flacco, il cantore del Carpe Diem